Negli ultimi giorni è stata pubblicata la probabile versione definitiva delle specifiche del 5G: ecco tutti i dettagli principali su velocità, latenza ed efficienza.
Negli ultimi mesi si è parlato in modo più intenso del 5G, la prossima generazione dello standard di telecomunicazioni mobile che soppianterà il 4G. Benché alcuni smartphone siano già commercializzati o pubblicizzati come 5G, questa tecnologia è ancora piuttosto distante: secondo le stime ufficiali dovrebbe arrivare nel 2020, forse qualche mese prima.
Proprio in concomitanza con il Mobile World Congress 2017, la ITU (International Telecommunication Union: organizzazione, nata nel 1865 a Parigi, che si occupa di definire gli standard mondiali della telecomunicazione) ha pubblicato una bozza che definisce nel dettaglio tutte le sue specifiche. Il documento è particolarmente importante perché ci sono altissime probabilità che questo venga approvato, il che lo rende praticamente ufficiale e definitivo. È consultabile pubblicamente da chiunque a QUESTO indirizzo – ed è anche scritto in modo piuttosto semplice. In alternativa, questi sono i punti salienti principali.
Ogni cella 5G deve avere una velocità di download pari ad almeno 20 Gbps (gigabit per secondo). È circa 20 volte quello delle attuali celle LTE 4G. La velocità in upload minima, invece, dev’essere di 10 Gbps. Notate che si tratta della velocità complessiva della cella, che sarà poi ripartita tra tutti i dispositivi ad essa connessi.
La velocità in 5G per dispositivo connesso sarà di 100 Mbps (megabit per secondo) in download, 50 Mbps in upload. Non sono velocità molto distanti da quelle che si possono raggiungere già oggi con le migliori reti 4G LTE-Advanced, ma con il 5G dovrebbero essere la norma, non il risultato eccezionale di una giornata particolarmente favorevole.
Questo sarà possibile anche grazie agli sforzi per migliorare l’affidabilità e la stabilità della rete. I pacchetti di dati dovranno essere in grado di raggiungere le celle quasi sempre entro un millisecondo, mentre il passaggio da una cella all’altra dovrebbe essere istantaneo senza cadute di connessione.
Ogni cella 5G deve essere in grado di gestire un milione di connessioni per chilometro quadrato. Attenzione che non si parla di utenti, ma di connessioni: e il 5G sarà la generazione dell’IoT, e con ogni semaforo, automobile, magari addirittura parcheggio collegato a Internet, la richiesta non è poi così esagerata.
Le specifiche indicano che una cella 5G deve offrire una latenza massima di 4 millisecondi in condizioni operative ottimali. Per fare un confronto, l’LTE ha un limite cinque volte più permissivo, 20 ms. È anche prevista una specifica per il nuovo protocollo URLLC (Ultra Reliable Low Latency Communication), in cui la latenza massima è di un solo millisecondo.
La difficoltà di trasmettere con successo un segnale radio in modo rapido e affidabile aumenta con la velocità del destinatario. Come per l’LTE e l’LTE-Advanced, le specifiche del 5G dovranno mantenersi inalterate fino a velocità di 500 km/h, in modo da garantire una buona operatività anche in treno, per esempio – o perché no, su una Bugatti Chiron sulle Autobahn tedesche.
Naturalmente le necessità varieranno in modo sostanziale in base alla geografia del territorio: nelle città ad alta densità il supporto ai veicoli ad alta velocità non è così necessario.
Le celle 5G dovranno essere molto rapide ad entrare in modalità a risparmio energetico. Il passaggio tra lo stato di massima potenza e lo “standby” non dovrà richiedere più di 10 millisecondi.
Questo valore, che misura quanti bit possono essere trasportati con successo per ogni hertz dello spettro, è molto simile a quello dell’LTE-Advanced, ovvero 30 bit per Hz in download e 15 bit per Hz in upload. Sono cifre che ipotizzano una configurazione MIMO 8×4 (otto layer in download, quattro in upload).
Come abbiamo detto a inizio articolo, il documento è formalmente una semplice bozza, ma è praticamente certo che verrà approvato. La votazione finale si terrà verso la fine del 2017, a novembre. Una volta stabilita la teoria, sarà necessario passare alla pratica – progettare e costruire le apparecchiature in grado di rispettare queste specifiche. Ci vorranno circa due anni e, se tutto andrà per il verso giusto, la tecnologia diventerà operativa entro il 2020.
fonte http://mobile.hdblog.it/2017/03/03/5g-velocita-come-funziona-quando-arriva/
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