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Prime impressioni

Tenere in mano la Canon EOS 5D Mark IV, specialmente insieme al Canon EF 35mm f/1.4L USM II, stanca un po’. Il peso dell’insieme è infatti di 1640 grammi, batteria e scheda di memoria inclusi: solidità e qualità dei materiali sono fuori discussione. L’ergonomia d’altro canto è ottima: si riesce ad utilizzare tranquillamente con una sola mano.

Utilizzando due mani è ovviamente meno stancante e si riesce a gestire la configurazione della fotocamera tramite i tantissimi pulsanti distribuiti sul corpo macchina: ne ho contati bel 21! Qualche pulsante è forse anche superfluo, come quello sotto la joystick, utilizzabile unicamente per la scelta dell’area di messa a fuoco.

Risulta però doveroso sottolineare come l’autofocus sia implementato con la massima cura in questa fotocamera. Basti dire che ci sono ben cinque sezioni del menù dedicate alla sua configurazione. I più pigri potranno scegliere le preimpostazioni già studiate per situazioni sportive differenti come ciclismo, calcio, pattinaggio.

I più meticolosi potranno invece regolare ogni singolo parametro, assicurandosi una messa a fuoco sempre dove la si vuole davvero. Nella mia prova pratica con le mie bimbe ho avuto infatti modo di apprezzare come sia sempre rapido e preciso l’aggancio del soggetto. Anche esposimetro e bilanciamento del bianco funzionano in modo altrettanto efficace.

Unico appunto al bilanciamento del bianco manuale, un po’ macchinoso da effettuare. Serve infatti scattare una foto, entrare nel menù e indicare che si vuole usare quella foto come base di partenza per il bilanciamento.

Qualità immagine
I file prodotti dalla Canon EOS 5D Mark IV sono ottimi per la stampa e per la pubblicazione online già con le impostazioni standard e senza bisogno di ricorrere alla camera chiara. Le differenze tra JPG e RAW sono davvero minime: il primo risulta semplicemente leggermente più saturo e con le ombre più aperte.

Sul fronte della sensibilità i file sono fondamentalmente ottimi dai 100 agli 800 ISO. A partire dai 1600 ISO si inizia a percepire l’intervento della riduzione rumore, che si porta via il dettaglio fine. Ma il dettaglio medio rimane intatto fino ai 12800 ISO, confermando le prestazioni del nuovo processore.

Salendo ai massimi valori di 25600 e 30000 ISO anche il dettaglio medio va perso, restano però ancora perfettamente utilizzabili, anche per stampe di medie dimensioni.

Conclusioni
Tocca ripeterlo ancora una volta: sia sempre maledetto il marketing. L’unica ragione per togliere funzioni fondamentali come il focus peaking dalla Canon EOS 5D Mark IV è quella di evitare di fare concorrenza interna ai corpi macchina della linea Canon Cinema EOS.

Il marketing quindi ha voluto dichiarare che Canon ha destinato l’ultima 5D principalmente a un uso fotografico. Effettivamente nell’utilizzo foto è difficile trovare qualche mancanza a questa reflex full frame, impeccabile sotto ogni punto di vista.

Per chi si dedica poi anche alla riprese video c’è sempre Magic Lantern, non poi così difficile da utilizzare e anche privo di rischi nei confronti della garanzia, dato che non va a sostituire ma ad affiancare il firmware originale. Fatta la legge, trovato l’inganno.

Piace:
– ottima ergonomia
– qualità immagine
– efficacia e configurazione autofocus
– resa 35mm f/1.4 in prova

Non piace:
– mancanza funzioni video come zebra e focus peaking
– bilanciamento del bianco manuale macchinoso

Categorie: Foto&Video

Mario Perrone

Ideatore e titolare di FVproductions

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